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Ottima annata per il cluster europeo guidato da Andrea Di Rauso

Il 2023 è stato un anno molto particolare, soprattutto dal punto di vista meteorologico. Il clima ha influenzato i consumi, principalmente in alcune geografie dove si può dire che le stagioni si siano addirittura invertite. È il caso del cluster Northern & East Europe guidato da Andrea Di Rauso che, insieme ai country manager Uk/Irlanda, Francia/Belgio e altri 13 area manager molto determinati, chiuderà il 2023 con performance a dir poco soddisfacenti per tutti i brand di Casa Optima (MEC3, Giuso, Pernigotti Maestri Gelatieri Italiani).

Andrea Di Rauso - Regional Manager Casa Optima

Qual è stato l’andamento del mercato del Nord Europa durante l’estate e, più in generale, per tutto l’anno?
Complice un inizio di stagione dal clima mite, siamo partiti molto bene con numeri record registrati nel primo semestre, addirittura superiori anche al 2022, anno record per Casa Optima.

Nei mesi centrali, il mancato arrivo dell’estate in alcune geografie ha leggermente influito ma, nonostante questo, posso affermare con estrema soddisfazione che, grazie alle mille attività messe in campo, chiuderemo anche il 2023 con numeri record.

Tutto merito del gruppo, delle aziende e della determinazione del mio team.  Mi piace pensare che con una squadra forte come quella attuale siamo destinati ad avere sempre successo… non vedo altre possibilità! 

Quali Paesi si sono distinti maggiormente in termini di performance e perché?
I paesi focus 2023 sono moltissimi e, tra i tanti, cito Francia, Belgio, Romania, Grecia, Uk/Irlanda.  

La Francia in modo particolare: qui  la cultura del gelato artigianale italiano cresce di anno in anno e grazie all’arrivo di un nuovo area manager, Alain Menuet, abbiamo ampliato il nostro organico riuscendo finalmente a presidiare l’intero territorio.   

Quanto è diffusa e radicata la cultura del gelato artigianale nel Nord Europa?
Sempre di più ma mai abbastanza. Quando ho iniziato a lavorare in UK, 15 anni fa, nove volte su dieci dovevo spiegare cosa fosse il gelato. Oggi il termine ice cream è stato sostituito da ‘Gelato’ a tutti gli effetti, tutti sanno cos’è, che è made in Italy e riconoscono all’Italia la leadership di settore. Il mercato anglosassone ha fatto passi da gigante, ha quintuplicato la numerica di gelaterie artigianali ed il traino sono le famiglie italiane di terza generazione come, ad esempio, in Scozia dove è molto radicato il concetto di italianità.

Diverso il discorso per altri paesi, come quelli Scandinavi, dove il gelato soft è il più diffuso. Se è vero che Norvegia e Finlandia sono ai primi posti per consumo di gelato pro capite, è anche vero che lo sono per l’ice cream industriale e le gelaterie sono ancora pochissime. 

In queste aree si può parlare di destagionalizzazione in gelateria?
Si, ma a macchia di leopardo. In Francia, ad esempio, la glace italiana termina con l’apertura della scuola. In UK, invece, si lavora senza sosta per dodici mesi, il gelato è stato destagionalizzato e si consuma tutto l’anno, come in Italia. Se penso alla situazione di dieci anni fa, posso affermare che con il nostro lavoro abbiamo davvero contribuito a diffondere la cultura del gelato artigianale: il mercato si è evoluto e oggi non esiste un posto in UK dove non si mangi il gelato. Diciamo che ci siamo fatti trovare nel posto giusto nel momento giusto.

Quali sono stati i gusti più apprezzati durante l’estate?
Partirei da Popcorn al caramello salato di MEC3, che è stato protagonista indiscusso dell’estate, seguito da Paw Patrol. Per Giuso sicuramente Crostata della nonna e le frutte in generale,  per Pernigotti MGI Limone Costiera Amalfitana e Pepita.  In generale, tutte le innovazioni 2023 sono state un grande successo, mai visto un feedback così importante per tutte e tre le aziende del gruppo.

Comunque, come al solito, non ci fermiamo: stiamo già lavorando ad un 2024 ancora più esplosivo in termini di innovazione e novità.  A tutti dico ‘stay tuned’ perchè  le sorprese non mancheranno!